Banche e conto corrente: facciamo chiarezza
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Banche e conto corrente: facciamo chiarezza

Importante protocollo d'intesa tra Adiconsum e Sistemi di informazione creditizia a tutela degli associati

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Pubblicato il 30 Gennaio 2021

Si è tanto parlato in questo inizio d’anno delle nuove disposizioni bancarie nel caso in cui si vada “in rosso” col proprio conto corrente.  Va detto innanzitutto che la nuova norma è contenuta in un Regolamento applicato in tutti gli stati dell’Unione Europea.

Tale Regolamento classifica la condizione di default sulla base di nuovi criteri, ma ciò non vuol dire che le banche non possano consentire sconfinamenti oltre le risorse presenti sul proprio conto. È bene quindi conoscere esattamente il contratto di conto corrente stipulato con la propria banca e vedere cosa prevede.

 

Sconfinamento di 100 euro e segnalazione in default

Per essere classificati in default, si devono verificare due condizioni contemporaneamente:
– il superamento della soglia assoluta (100 euro se persona fisica o 500 euro se artigiano, piccola impresa, professionista ecc)
– il superamento della soglia relativa, cioè dell’1% della propria esposizione.

Con tale termine si intende l’insieme delle spese dovute ad esempio per pagare le rate del mutuo o di un prestito e o legate all’utilizzo di una carta di credito. La segnalazione in default prevede che il superamento in contemporanea sia in essere per un periodo di 90 giorni. Nonostante ciò, la segnalazione del debitore a default alla Centrale Rischi non è automatica: viene effettuata solo al termine di un’attenta e complessiva valutazione della situazione creditizia del debitore.

 

ADICONSUM per gli iscritti

Adiconsum ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con i Sistemi di informazione creditizia (SIC) ed ha attivato un servizio riservato ai propri iscritti che permette loro di verificare gratuitamente la correttezza dei dati presenti nelle banche dati, di conoscere la propria posizione creditizia e di far apportare delle modifiche nel caso ce ne fosse bisogno.