“Non si possono escludere le lavoratrici e i lavoratori dei servizi di pulizia e sanificazione in ambito sanitario, sociosanitario e RSA dal Piano di vaccinazione prioritario anti Covid avviato in questi giorni”. Lo scrivono i segretari generali di Fisascat Cisl e delle altre sigle sindacali del Terziario in una lettera inviata al Ministro della Salute.
“Questi lavoratori, parimenti al personale diretto, sono in prima linea fin dall’inizio dell’emergenza pandemica e, come gli operatori sanitari hanno un rischio elevato di essere esposti al contagio del virus e di trasmetterlo a pazienti e persone vulnerabili in contesti sanitari e sociali. La loro mancata inclusione nella priorità delle vaccinazioni realizzerebbe un’ulteriore grave difformità di trattamento tra lavoratori diretti e lavoratori in appalto che è assolutamente inaccettabile, a maggior ragione in questa fase particolarmente delicata dove la non omogeneità di tutele può mettere a rischio gli standard di sicurezza e protezione dal contagio di tutto il sistema di prevenzione.
Fin dall’inizio del drammatico periodo della pandemia, queste lavoratrici e lavoratori sono stati troppo spesso dimenticati. C’è stata scarsa considerazione del valore del loro lavoro, che invece è indispensabile, per questo ci aspettiamo un riscontro positivo alla nostra richiesta, a tutela di lavoratrici e lavoratori, che da mesi, insieme a molti altri, sono in prima linea nell’interesse dell’intera collettività”.
Vaccinare prioritariamente anche queste lavoratrici e lavoratori, al pari del personale sanitario, aiuterà certamente a mantenere la resilienza del servizio sanitario stesso”.