I lavoratori della Asst Valle Camonica a cui fanno riferimento gli Ospedali di Esine (foto) e di Edolo, ricorrono al Prefetto per costringere l’azienda a rispettare un accordo sottoscritto ormai un anno fa e mai rispettato. La questione è quella dei riconoscimenti economici che la Direzione si era impegnata a riconoscere ai dipendenti nel 2020.
“Stiamo assistendo ad un inspiegabile rimpallo di responsabilità – spiega Marcello Marroccoli della Segreteria provinciale della Cisl Funzione Pubblica – ancora più assurdo se si pensa a cosa è avvenuto e sta ancora avvenendo nei nostri ospedali, con una emergenza in cui il personale, con grande sacrificio, si è impegnato e si sta impegnando in maniera straordinaria per garantire cure e assistenza“.
La Direzione dell’Azienda dice di non poter dar corso agli impegni per una richiesta di chiarimenti del proprio Collegio sindacale, che precedentemente si era però espresso favorevolmente.
Da qui la decisione delle organizzazioni sindacali di proclamare lo stato di agitazione, passaggio formale che nel lavoro pubblico porta il contenzioso al tavolo della Prefettura per un definitivo chiarimento.
“Valuteremo con grande attenzione le iniziative a sostegno della vertenza, in ragione ovviamente alla gravità della situazione determinata dalla pandemia da Covid-19 – conclude Marroccoli – non dimenticando però che si tratta di tutelare la dignità di chi sta dando il massimo in un momento di grave emergenza sanitaria“.