Blocco dei licenziamenti: proroga, o sarà sciopero generale
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Blocco dei licenziamenti: proroga, o sarà sciopero generale

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Pubblicato il 5 Agosto 2020

Se il Governo non prorogasse il blocco dei licenziamenti sino alla fine del 2020, si assumerebbe tutta la responsabilità del rischio di uno scontro sociale“. Lo affermano in una nota i segretari segretari di Cgil Cisl e Uil (nella foto, Annamaria Furlan, leader della Cisl). “Chi pensa di anticipare quella data alla fine dello stato di emergenza – si legge nel comnicato – dimostra di non avere cognizione delle elementari dinamiche del mercato del lavoro e di non preoccuparsi delle condizioni di centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori. Chi pensa che possano stare insieme sgravi contributivi e fiscali generalizzati (vedi IRAP) e licenziamenti non capisce che ora è il tempo della coesione sociale e degli investimenti sul lavoro”.

Per i tre segretari inoltre “in questo contesto è davvero grave che Confindustria decida di non firmare i contratti nazionali delle lavoratrici e dei lavoratori della Sanità Privata e del Settore Alimentare che con la loro opera essenziale ci hanno permesso di uscire dalla fase più acuta della pandemia” e ricordano di aver già indetto un’iniziativa per il 18 settembre: “Che possa essere trasformata in uno sciopero generale – concludono – dipenderà solo dalle scelte del Governo e della Confindustria”.