Accade che qualche datore di lavoro s’inventi motivazioni particolari per giustificare il licenziamento di un dipendente assente per lunghi periodi a causa di malattia.
Si tratta di episodi che spesso portano alla risoluzione del contratto per giusta causa, ma che in realtà non attengono per niente alla causa in sé configurandosi più che altro atti discriminatori o di ritorsione.
È il caso preso in esame dal nuovo numero della newsletter dello Sportello Lavoro Cisl Brescia.