Non c’erano che i tre segretari generali di Cgil Cisl Uil e un piccolo gruppo di giornalisti, fotografi e cineoperatori questa mattina in Piazza Loggia per questo Primo Maggio al tempo del Coronavirus. A riempire lo spazio che tradizionalmente accoglieva con il comizio la conclusione del corteo della Festa dei Lavoratori, ci sono state le parole di Alberto Pluda, leader provinciale della Cisl intervenuto a nome anche delle altre organizzazioni sindacali.
“Noi oggi rappresentiamo qui i lavoratori che in questi ultimi difficili mesi hanno garantito cure e assistenza ai malati negli ospedali, quelli che hanno assicurato l’agibilità quotidiana delle strutture; i lavoratori che hanno assistito gli anziani nelle case di riposo, e quelli hanno dato risposte ai cittadini attraverso i servizi sociali e assistenziali sul territorio. Rappresentiamo i lavoratori che hanno continuato a garantire i servizi essenziali, i tanti che si sono ammalati.
Rappresentiamo qui le migliaia di lavoratori in cassa integrazione e quelli che hanno perso il lavoro.
A tutti diciamo che il sindacato confederale c’è, il sindacato della partecipazione e della solidarietà c’è, il sindacato che agisce per concorrere a creare condizioni di vita e di lavoro migliori per tutti, c’è.
Ci attende una sfida enorme. Per questo oggi è il momento della coesione nazionale, della responsabilità e della solidarietà, come più volte ha sollecitato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Da questa durissima prova dobbiamo uscirne tutti insieme, con una risposta collettiva per cambiare in meglio la nostra società“.
In Piazza Loggia ha voluto essere presente anche don Raffaele Licini, parroco della Parrocchia S.Benedetto del Quartiere Primo Maggio di Brescia che ha consegnato ai tre sindacalisti un sacchetto di pane con un messaggio: “Il pane frutto dell’incontro del cielo, della terra e del lavoro umano. La nostra speranza è un pane spezzato e condiviso”.