Lettera del Prefetto Visconti ai lavoratori bresciani: insieme per ricominciare
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Lettera del Prefetto Visconti ai lavoratori bresciani: insieme per ricominciare

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Pubblicato il 1 Maggio 2020

“A voi e per vostro tramite a tutti i lavoratori bresciani, il più caro e sentito augurio: buona Festa del Lavoro”. Il Prefetto Attilio Visconti ha inviato ai segretari generali di Cgil Cisl Uil una lettera in occasione del Primo Maggio, ricorrenza che richiama alla “promozione della dignità umana al servizio dell’unità nazionale e del  progresso sociale ed economico della nostra società”.

 

 

 

“Quest’anno la Festa dei lavoratori ricorre nel momento più delicato e sensibile della lotta che tutti insieme stiamo conducendo nei confronti di una pandemia che, a volte, ci sembra senza fine, ma abbiamo il dovere e, anzi, sentiamo il bisogno di celebrarla, in maniera ancora più forte, partecipe e condivisa, poiché abbiamo, non solo il dovere di essere vicini e solidali con le famiglie dei lavoratori che, purtroppo, non hanno superato il contagio, ma, soprattutto, perché è stato il mondo del lavoro il primo baluardo e conforto nei confronti di questo terribile male.

Il Primo Maggio, quindi, assurge a volano di opportunità e, perciò, di coraggio, verso una prospettiva di ripresa che, ancora una volta, ha nel mondo del lavoro la sua locomotiva e trova in Brescia e nella nostra provincia tutte le energie necessarie per costruire un nuovo presente che, sono certo, sarà migliore di quello che abbiamo lasciato sessanta giorni fa.

Motivo in più, quest’anno, per fare fronte comune, ispirandosi alla tradizionale ed autentica passione per il lavoro, manifestata da secoli dall’intera comunità bresciana, per reagire, con estrema veemenza e coraggio, a questa sfida imposta dal tempo presente.

Questa storica ed importante festività che, non a caso, ricorre in primavera, la viviamo insieme come un monito incoraggiante per proseguire una comune crescita, non solo professionale, ma anche, e soprattutto, come tangibile elemento di unione e di promozione della dignità umana al servizio dell’unità nazionale e del  progresso sociale ed economico della nostra società”.