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In Lombardia impennata (+71%) della cassa integrazione
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In Lombardia impennata (+71%) della cassa integrazione

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Pubblicato il 29 Gennaio 2020

Anche in Lombardia la cassa integrazione ricomincia a farsi sentire. Nel quarto trimestre del 2019 si registra un aumento del 71% sul trimestre precedente. In aumento anche il dato anno su anno: dai 36 milioni di ore richieste nel 2018 si passa ai 41 milioni nel 2019. Quasi tutto l’incremento è concentrato nella gestione ordinaria, che aumenta del 187% sul trimestre precedente e del 106% sull’analogo trimestre del 2018.

E’ quanto emerge dall’ultimo bollettino realizzato sulla base dei dati Inps dall’Osservatorio Cisl Lombardia sulla cassa integrazione. QUI il dettaglio della rilevazione

La cassa straordinaria aumenta leggermente sul trimestre precedente (+7%) e in termini più consistenti sullo stesso trimestre dell’anno precedente, ma comunque su valori molto inferiori a quelli della Cigo (+33%). Analizzando la gestione straordinaria, raddoppia la causale contratto di solidarietà mentre diminuisce (-23%) la causale crisi/riorganizzazione. Tutte e due le causali incrementano sul quarto trimestre dell’anno precedente: + 11% la causale solidarietà e + 50% la causale crisi/riorganizzazione.

L’unica provincia lombarda che mostra una flessione congiunturale è Bergamo (-142%). Tutte le altre province registrano invece un aumento, con valori nel caso di Lecco e Lodi superiori al 200%, superiori al 100% a Milano e Sondrio, leggermente inferiori a Brescia e Varese e compresi tra il 19% e 57% nelle altre province.

In termini assoluti comunque più di 11 milioni di ore di cassa integrazione su 14 milioni totali (81%) sono attribuibili a sole quattro province, in ordine: Milano (39%), Brescia (20%), Varese (15%) e Lecco (7%), dove maggiormente si concentra l’industria manifatturiera.