Bresciaoggi dedica una pagina della sezione Economia al tema del salario minimo. Il dibattito si è aperto su due distinte proposte di legge presentate da Pd e M5S che vorrebbero fissare un minimo di 9 euro l’ora, netti nella proposta Pd, lordi in quella M5S.
Il quotidiano di via Eritrea ha raccolto una serie di valutazioni nel mondo sindacale e imprenditoriale, concordi nel valutare questa ipotesi legislativa un passo indietro rispetto a quanto assicura oggi la contrattazione che è tutela e garanzia salariale per l’85% dei lavoratori.
PLUDA (CISL): LA LEGGE E’ IL CONTRATTO
Quel che servirebbe davvero – ha dichiarato al cronista di Bresciaoggi Alberto Pluda, segretario generale della Cisl – è “una norma che stabilisca il valore universale (erga omnes) di minimi retributivi fissati dai contratti nazionali sottoscritti dalle parti più rappresentative, in modo che ogni datore di lavoro sia tenuto a garantire i trattamenti previsti dai contratti. In questo senso bisogna lavorare per estendere la copertura contrattuale a quel 15% che oggi è fuori dal perimetro dei contratti collettivi, allargando, incentivando e rafforzando la contrattazione”.