“Un risultato certamente di tenuta se letto alla luce del contesto economico e occupazionale complessivo – ha spiegato il segretario generale della Cisl provinciale Alberto Pluda nella conferenza stampa di questa mattina – ma caratterizzato ad oggi, da una contraddizione in termini occupazionali: recuperiamo posti di lavoro (+ 5,2% nel nostro territorio) ma diminuiscono le ore lavorate (meno tempi pieno e forte carattere di instabilità), segno di una elevata flessibilità e frammentazione del rapporto di lavoro.
Il calo delle adesioni nei pensionati (-3,25%) è ancora oggi legato all’effetto della riforma del 2012 che ha allontanato l’accesso alla pensione facendo quasi azzerare il tasso di sostituzione.
L’insieme dei settori del manifatturiero (metalmeccanica, edilizia, tessile, chimica, gomma, telecomunicazioni, energia) fa segnare una riduzione di iscritti del 2,19%.
L’agroindustria registra invece un + 1,68%.
Il blocco delle assunzioni e la mancata sostituzione di chi va in pensione contribuisce in maniera determinante alla riduzione del 3,86% delle adesioni nella Pubblica Amministrazione; resta per il lavoro pubblico (enti locali, stato e parastato, sanità, scuola e sicurezza) la soddisfazione del dato sulle elezioni per il rinnovo delle Rsu dove le federazioni della Cisl bresciana sono quelle che a livello provinciale hanno conquistato il maggior numero di seggi.
Consistente l’aumento degli iscritti nel terziario (commercio, credito e assicurativi, postali) con + 3,60% complessivo: Commercio +4,04%; Bancari + 1,54%; Poste + 6,23%.
Significativo il risultato della Federazione dei Trasporti + 5,51%.
Nel quadro riassuntivo del tesseramento Cisl rilevante è l’aumento degli iscritti Anolf, l’associazione della Cial per i lavoratori stranieri che passano da 210 a 290.
Cresce la rappresentanza dei lavoratori somministrati e atipici che segna un + 4,46%.