Per questo obiettivo è stata sottoscritta un’articolata dichiarazione congiunta – a sottolineare l’unità di intenti su questo sensibile tema sociale – in materia di molestie e violenze di genere sui luoghi di lavoro che, partendo dal “presupposto di inaccettabilità” di ogni atto e comportamento che si configuri, appunto, come molestia e violenza di genere, prevede una serie misure organizzative atte alla segnalazione, prevenzione, assistenza e contrasto rispetto all’eventuale fenomeno.
L’elemento essenziale della Dichiarazione congiunta passa dall’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti nell’impegno ad assicurare il mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ciascuno, basato su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza.
“Un impegno nitido e condiviso – commenta il segretario generale di First Cisl, Riccardo Colombani – su un tema tanto sensibile e purtroppo attuale. Ora va subito integrato in ogni singola realtà aziendale, diffondendo una cultura organizzativa improntata al rispetto della piena dignità delle persone e alla prevenzione attraverso la definizione di efficaci modalità di emersione delle situazioni di disagio e l’attivazione di concrete forme di sostegno”.
“Questa dichiarazione congiunta – spiega Vilma Marrone, responsabile del Coordinamento sulle politiche di parità e di genere di First Cisl – è un passo avanti fondamentale nell’affermazione di una cultura diffusa che prevenga le violenze di genere: il suo valore aggiunto risiede, oltre che nella piena condivisione riscontrata tra Abi e organizzazioni sindacali, nelle previsioni a tutela delle vittime, che vanno dalla garanzia di prevenzione e salvaguardia da ogni possibile forma, diretta o indiretta, di ritorsione, di penalizzazione o di isolamento, fino all’assistenza e al sostegno, anche psicologico. Importante è anche l’innalzamento del congedo per le donne vittime di violenza: da oggi i mesi retribuiti salgono a quattro, utilizzabili su base giornaliera od oraria”.