Di fronte ad una platea di RLS (i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza che vengono eletti in ogni luogo di lavoro), dirigenti e operatori sindacali, sono intervenuti Cinzia Frascheri, responsabile nazionale del Dipartimento Salute e Sicurezza della Cisl; Roberto Zini, vice Presidente di AIB; Ennio Bozzano, direttore della sede INAL di Brescia.
NUOVI DIRITTI E CONTRIBUTI
Frascheri ha illustrato l’evoluzione normativa a sostegno dell’accomodamento ragionevole come strumento per realizzare, anche in presenza di una inidoneità alla mansione e disabilità dei lavoratori, condizioni di effettiva opportunità. Quando infortuni e malattie non hanno fortunatamente conseguenze tali da impedire ai lavoratori di mantenere l’occupazione, interviene l’obbligo per l’impresa di favorire il reinserimento valorizzando le abilità residue. Come? Sia con interventi strutturali (rimozione delle barriere architettoniche, attrezzature adeguate, postazioni di lavoro ripensate), sia con interventi organizzativi (mansioni, formazione, rimodulazione dell’orario di lavoro).
ZINI (AIB): TANTO DA FARE
C’è ancora tanto da fare per sfruttare al meglio ciò che la normativa prevede e mette a disposizione. Lo ha ammesso il vice presidente di AIB, Roberto Zini, che vede nel metodo del confronto e della collaborazione lo strumento che può portare ad un salto di qualità nella gestione di questa problematica.
BOZZANO (INAIL): RENDERE STABILE IL CONFRONTO TRA LE PARTI
Di collaborazione ha parlato anche il direttore dell’INAIL di Brescia, Ennio Bozzano, con un tavolo di confronto tra le parti che lavori al migliore utilizzo e alla migliore distribuzione delle risorse disponibili, ma che faccia anche azioni di informazione e di comunicazione sul tema.
REBONI (CISL): CONDIVIDERE STRATEGIE E COMPORTAMENTI
“Per la Cisl – ha ribadito Paolo Reboni portando al seminario il saluto della Segreteria provinciale – il confronto è una ricchezza, l’ascolto un impegno costante, la formazione una necessità. Lo sforzo di tutta l’organizzazione per il tema della sicurezza sul lavoro è costante, ma insieme, condividendo strategie e comportamenti, si può e si deve fare di più”.