Lavoratori dell’agroalimentare in piazza per chiedere diritti finora negati
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Lavoratori dell’agroalimentare in piazza per chiedere diritti finora negati

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Pubblicato il 28 Ottobre 2017

Manifestazioni della Fai Cisl in tutta Italia a sostegno di progetti di riforma che coinvolgono i lavoratori dell’agricoltura, della trasformazione alimentare, della pesca, della forestazione e della bonifica.
Per la Lombardia la manifestazione si è tenuta a Bergamo [foto e notizia dal sito bergamonews.it] con un presidio davanti alle Prefettura. Erano presenti quasi duecento lavoratori provenienti da tutta la regione, “in rappresentanza delle migliaia di persone – ha detto il segretario regionale Massimiliano Albanese – che anche oggi sono al lavoro. Noi non siamo in sciopero, ma manifestiamo per sottolineare come ci siano ancora negati importanti riconoscimenti in materia di diritti”.

La Fai rivendica, infatti, il riconoscimento dello status di lavoro usurante per i braccianti agricoli, gli addetti imbarcati della pesca, i lavoratori alimentari impegnati in reparti disagiati, gli operai forestali e della bonifica: condizione che permetterebbe il pensionamento con 35 anni di contributi. Si richiede poi di rafforzare gli incentivi a sostegno dell’occupazione giovanile, di istituire nuovi ammortizzatori sociali universali.

Sul versante dei salari, si invoca l’innalzamento delle retribuzioni dei contratti agricoli di prestazione occasionale, l’alleggerimento del carico fiscale sui redditi medio-bassi e lo sblocco del contratto nazionale degli operai idraulico-forestali, fermo da cinque anni.

Quanto al contrasto allo sfruttamento, la Fai Cisl esige la piena attuazione della legge 199 sul caporalato, con un cambio di marcia sul fronte della prevenzione mediante un maggiore coinvolgimento delle parti sociali agricole sui territori.
bergamonews.it