Sciopero di otto ore mercoledì 31 maggio per i lavoratori del turismo, della ristorazione collettiva, dei pubblici esercizi, delle agenzie di viaggio e delle imprese di pulizia/servizi integrati/multiservizi. Complessivamente gli addetti interessati nel bresciano sono ventimila. La protesta è determinata dal mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da ormai quattro anni.
IL PROBLEMA DEGLI ENTI PUBBLICI CHE IMPEDISCONO
L’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI SCIOPERO
Tantissimi lavoratori del settore sono dipendenti da società multiservizi, assegnati ad enti pubblici che in questo modo coprono le loro esigenze di personale. Succede però che in occasione della proclamazione dello sciopero, gli enti pubblici – ed è il caso del Comune di Brescia per i lavoratori forniti dalla Manutencoop a supporto, ad esempio, delle educatrici comunali – comandino in servizio questo personale, impedendo l’esercizio del diritto costituzionale dello sciopero.
CHIESTO L’INTERVENTO DEL PREFETTO
Il confine interpretativo è quello della legge per ridurre al minimo i disagi nei servizi pubblici essenziali, ma non è questo il caso visto che per i dipendenti diretti il Comune di Brescia non ricorre alla stessa modalità di comportamento applicata ai lavoratori forniti dalla Manutencoop. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto in proposito un incontro urgente al Prefetto.