L’Inail ha reso noto questa mattina i dati, seppure ancora provvisori, delle denunce di infortuni e di malattie professionali relative al primo trimestre del 2017.
Gli incidenti sono aumentati del 5,9% rispetto al 2016: le denunce sono state 161.576, 9.000 in più rispetto all’anno precedente. L’incremento si è registrato, in particolare, nei settori dell’industria e dei servizi (+ 5,8%) e nel conto Stato (+ 7,8% ) mentre il settore agricolo ha avuto un calo dello 0,7%. Le regioni più colpite sono Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, mentre quelle che hanno registrato una lieve diminuzione sono Umbria, Molise e Puglia.
Per quanto riguarda le denunce di infortuni mortali inoltrate all’Inail nel primo trimestre di quest’anno, sono state 190, 14 in più rispetto al 2016. Bisogna però considerare che sul dato incidono le tragedie avvenute in Abruzzo (Rigopiano e Campo Felice) e 4 incidenti sul lavoro con morti plurime.
Raddoppiano le morti bianche che hanno coinvolto le donne rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: si è passati infatti da 15 a 30 denunce mortali, la metà delle quali appartiene alla tipologia degli infortuni in itinere.
Il settore dell’industria e dei servizi è stato l’unico a riportare un aumento degli infortuni mortali, con un incremento in Abruzzo, Sicilia e Veneto mentre si è assistito ad un calo nelle Marche, in Piemonte e in Puglia.
Le denunce di malattia professionale presentate nel primo trimestre hanno invece registrato un calo del 3,9 % rispetto all’anno precedente: sono state presentate 15.247 denunce, 624 in meno rispetto al 2016. Tra queste prevalgono le tecnopatie a carico del sistema muscolo scheletrico.