Festa della Liberazione, in Valle Camonica il ricordo di Luigi Ercoli
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Festa della Liberazione, in Valle Camonica il ricordo di Luigi Ercoli

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Pubblicato il 29 Aprile 2017

la sala dell'incontro gremita di personeNell’ambito delle iniziative per la Festa della Liberazione, si è tenuta a Bienno, dov’era nato nel 1919, una serata in ricordo di Luigi Ercoli, figura significativa della Resistenza in Valle Camonica e a Brescia. Il suo primo impegno fu, dopo l’armistizio dell’8 settembre del 1943, quello della organizzazione dei gruppi di giovani del paese che rifiutavano di rispondere alla chiamata alle armi della Repubblica di Salò e dei soldati che rientravano dai fronti di guerra e si rifugiavano sui monti.

La sua casa di Bienno divenne rifugio temporaneo per prigionieri e fuggiaschi aiutati da don Carlo Comensoli, arciprete di Cividate e nativo di Bienno. Conobbe poi Romolo Ragnoli – ufficiale degli Alpini reduce di Russia e futuro Comandante della Divisione Tito Speri delle Fiamme Verdi – iniziando la sua avventura nella Resistenza bresciana. A Brescia fece attività di controspionaggio, di approvvigionamento di viveri, armi e vestiario per le Fiamme Verdi e le altre formazioni partigiane. Tradito, venne arrestato nel settembre del 1944; incarcerato, torturato, venne portato a Mauthausen come internato politico. Morì nel campo di Gusen il 15 gennaio 1945 a poco più di 25 anni.

Alla serata hanno portato il loro contributo Francesco Ercoli del Direttivo delle Fiamme Verdi di Valle camonica, la pronipote di Luigi Ercoli, Gabriella Ercoli (che ha che letto alcune lettere e testimonianze inedite lasciate dalle sorelle del giovane partigiano) e Paolo Franco Comensoli, umanista, storico e professore universitario.

L’iniziativa è stata promossa da Fiamme Verdi, Ecomuseo della Resistenza in Mortirolo e Associazione per la valorizzazione dei luoghi e sentieri della rande guerra e della Resistenza.

 

Paolo Franco Comensoli