Venerdì scorso – la mattina con gli studenti, il pomeriggio con i tanti che si impegnano ogni giorno per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro – Brescia si è messa faccia a faccia con un primato di cui da tempo cerca di allontanarsi, quello degli infortuni sul lavoro.
Lo ha fatto grazie ad Opta – organismo paritetico territoriale dell’artigianato promosso da Cgil Cisl Uil e dalle Associazioni degli imprenditori artigiani – che ha portato in città la compagnia teatrale Rossolevante è lo spettacolo “Giorni rubati”.
Protagonista della messa in scena è Giammarco Mereu e la sua storia, iniziata il 14 novembre 2006 quando a 37 anni, nel cantiere in cui lavorava, a Tortolì, gli cade addosso un cancello di due tonnellate.
“E la vita si rovescia”, ha titolato il Giornale di Brescia riferendo dell’iniziativa (prendendo l’occasione anche per dare conto degli ultimi dati INAIL riferiti al nostro territorio).
“Ci vuole coraggio a mettere in scena il proprio dramma – ha scritto Bresciaoggi – su un palcoscenico, davanti a un pubblico che ti osserva, ricorrendo, perché no, a sfumature sardoniche e a una capacità di sussurrare con leggerezza un mondo tutt’altro che lieve”.
Nella fotografia, Giancarlo Mereu con gli organizzatori (in piedi, al centro, Adele De Prisco, responsabile dello Sportello salute e sicurezza sul lavoro della Cisl bresciana).
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- I ‘Giorni rubati’ a Gianmarco, dramma non solo nella vita
(Bresciaoggi 24.2.2017)
- Prevenzione e consapevolezza. Così si battono le morti bianche
- Un crollo in cantiere e la vita si rovescia
- I dati dell’INAIL di Brescia
(Giornale di Brescia 24.2.2017)