Sono 15.746 gli infortuni sul lavoro nel 2016 denunciati nel bresciano
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Sono 15.746 gli infortuni sul lavoro nel 2016 denunciati nel bresciano

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Pubblicato il 30 Gennaio 2017

Non si può abbassare la guardia sulla salute e sicurezza sul lavoro. Nel 2016 sono stati 15.746 gli infortuni nel bresciano denunciati all’Inail (1,49% in più rispetto all’anno precedente quando erano stati 15.514); 9 gli infortuni mortali* segnalati dall’Agenzia di tutela della salute (ex Asl).Tra le cause più frequenti, anche per quest’anno la maglia nera è di gran lunga quella legata alla caduta dall’alto, un’evidenza che sottolinea la necessità di sostenere gli interventi di prevenzione, a partire dalle azioni sull’organizzazione del lavoro, potenziando l’informazione e la formazione dei lavoratori.

I dati sono contenuti nell’elaborazione condotta dal dipartimento Salute e sicurezza della Cisl Lombardia sulla base dei dati forniti dalle Ats alla Regione e delle denunce inviate all’Inail al 31 dicembre 2016.

 

IN LOMBARDIA

Complessivamente in Lombardia nel 2016 sono stati 116.049 gli infortuni denunciati all’Inail, con un calo pressoché impercettibile dello 0,01% rispetto all’anno precedente (116.068 le denunce); più sensibile il calo dei casi mortali: 86 nel 2016 contro i 124 del 2015.

I SETTORI PIÙ COLPITI

Analizzando i dati relativi agli infortuni, il maggior numero si è verificato nel comparto dell’ industria e dei servizi (75.440 denunce); a seguire il settore pubblico (17.660 casi) e l’agricoltura (3.131 infortuni). Milano si conferma il territorio più coinvolto, con 38.480 denunce, seguito da Brescia (come detto, 15.746 infortuni denunciati) e Bergamo (13.956).

INFORTUNI E INQUADRAMENTO LAVORATIVO

I 15 casi (su 40) sono stati coinvolti i titolari, i soci, pensionati o altre forme di rapporto di lavoro; 13 gli infortuni cghe hanno fatto registrare la morte di lavoratori a tempo indeterminato.

CLASSIFICA TRISTISSIMA

A livello regionale Brescia è la provincia con il maggior numero di morti sul lavoro, seguita da Città Metropolitana e Insubria (6), Bergamo e Brianza (5), Val Padana (Cremona e Mantova) con 4, Pavia (3) e Area di montagna (Sondrio, Vallecamonica e Alto Lario), con 2.

ANAGRAFE E INFORTUNI

La stragrande maggioranza degli infortuni (il 77,5%) riguarda cittadini italiani. Dei 40 infortuni mortali considerati, in 5 casi l’età delle vittime era compresa tra i 51 ed i 60 anni di età, in altri 5 casi tra i 61 e i 70 anni.

 

*UN’AVVERTENZA IMPORTANTE

Per quanto riguarda i casi mortali, l’analisi approfondita può essere al momento effettuata solo per i dati forniti da Regione Lombardia, in quanto i dati Inail riguardano esclusivamente le denunce e quindi pratiche non ancora valutate dall’ente competente. Sugli 86 totali sono 40 i casi presenti nel registro regionale. Al primo posto sempre il settore delle costruzioni (12 casi), nonostante la situazione di semi immobilità della cantieristica edile, seguito dall’industria (9) e dall’agricoltura 8.