Tanta gente. Alcune centinaia alla partenza da Largo Formentone, migliaia all’arrivo in Piazza Vittoria dopo avere attraversato le vie del centro. La Marcia per l’accoglienza che si è tenuta oggi pomeriggio in città ha realmente mobilitato i bresciani: per la difesa della libertà di movimento, per la protezione e l’accoglienza attiva di uomini, donne e bambini in fuga dalla guerra, dalle persecuzioni, dalla povertà.
Le motivazioni sono state argomentate in apertura della manifestazione da Giovanna Mantelli, già componente della Segreteria provinciale della Cisl ed oggi referente della Consulta per la cooperazione e la pace del Comune di Brescia e da Gabriele Zanni, sindaco di Palazzolo sull’Oglio e rappresentante del coordinamento del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati nella nostra provincia.
Su tutti ricordiamo due slogan scritti sugli striscioni portati in corteo. Sul primo campeggiava la scritta “Non chiediamo sale d’attesa ma corridoi umanitari“; su un altro “Gli immigrati non sono criminali“.
Dal microfono sistemato sul rialzo della scalinata dell’Arengario di Piazza Vittoria si sono alternati al microfono diversi esponenti dell’associazionismo che hanno promosso o sostenuto la marcia, con una richiesta precisa: “La concessione di un permesso di soggiorno per motivi umanitari a coloro che hanno intrapreso un percorso di integrazione sociale”. Solo in questo modo sarà possibile dare un senso sia ai terribili viaggi intrapresi dai profughi e richiedenti asilo che alle risorse investite dallo Stato italiano, e quindi dai suoi cittadini, per questa emergenza umanitaria.