Protestano i lettori del settimanale La Voce del Popolo per i ritardi e i mancati recapiti del giornale da parte di Poste Italiane.
La redazione ha cercato di capirne di più ed ha realizzato un’ampia inchiesta sul problema che trova spazio in due pagine nel numero di questa settimana.
Tra le tante voci interpellate dal cronista c’è anche quella di Giovanni Punzi, segretario provinciale dei Postali Cisl.
SOTTOVALUTATI GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI
DELLA CONSEGNA A GIORNI ALTERNI
Mal comune mezzo gaudio, dice un vecchio adagio popolare, perché i problemi che “Voce” sta incontrando nel giungere puntualmente nelle case dei suoi abbonati, sembrano essere gli stessi che sperimenta quotidianamente chiunque si affida al servizio postale.
“La causa? di questa situazione ? afferma Giovanni Punzi, segretario bresciano del Sindacato lavoratori poste della Cisl ? è prettamente di natura organizzativa. Da tempo avevamo segnalato a Poste Italiane che il mese di novembre non era? di quelli più favorevoli per avviare? la sperimentazione del sistema? di consegna a giorni alterni”. Tradizionalmente, infatti, il periodo che precede e segue le festività natalizie è segnato da un grande aumento dei flussi di traffico postale. L’avvio della sperimentazione avrebbe dovuto andare di pari ?passo con l’immissione di nuovo personale.
L’azienda, continua ancora il sindacalista, ha preferito agire diversamente, con il risultato di mandare in fuori giri i centri di meccanizzazione, fulcro del nuovo sistema, con conseguenze negative che, a cascata, sono arrivate sino all’utenza che da settimane denuncia ritardi e disservizi. “Normalmente ? afferma ancora Punzi ? un’azienda a fronte di maggiori carichi di? lavoro assume nuovo personale per garantire il servizio. Così non è stato per Poste Italiane con il conseguente accumulo di grandissime quantità di posta da consegnare”.
Punzi non è aprioristicamente contrario al nuovo sistema di consegna a giorni alterni. “Nella fase di sperimentazione ? ricorda ? qualche risultato positivo l’ha prodotto. Ben presto però sono emersi limiti e problemi. L’azienda avrebbe dovuto rivedere con lucidità la situazione”. Invece non c’è stato nulla di tutto questo, anzi. “Nei tavoli regionali e nazionale ? conclude Giovanni Punzi ? ci ha detto che il nuovo sistema di consegna funziona ovunque bene…” .