Il disagio dei 1.300 dipendenti delle tre cliniche del Gruppo San Donato a Brescia
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Il disagio dei 1.300 dipendenti delle tre cliniche del Gruppo San Donato a Brescia

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Pubblicato il 18 Novembre 2016

istituto-clinico-sant-anna-gruppo-san-donato-300x225 Bene gli investimenti e lo sviluppo delle strutture, ma quand’è che i lavoratori potranno ricevere, oltre a calorose pacche sulle spalle, ciò che da dieci anni viene loro negato sul versante dell’aggiornamento economico? La sintesi è giornalistica, ma il senso della lettera che i sindacati hanno inviato al direttore del Gruppo Ospedaliero San Donato sta sostanzialmente in questa domanda.

Sono circa 1.300 i dipendenti delle strutture bresciane del Gruppo: in città la clinica S Anna e la Città di Brescia, a Ome la clinica San Rocco. “Con il mancato rinnovo contrattuale – scrivo i sindacati – si stima una perdita di svariate migliaia di euro per ciascuno dei 1300 dipendenti (con salari medi che oscillano tra i 1000 euro di un ausiliario e i 1400 di un infermiere turnista)”, soldi che sicuramente “hanno concorso alla realizzazione del nuovo satellite della clinica San Anna”.

Oggi le remunerazioni regionali delle prestazioni sanitarie sono le medesime sia in ambito pubblico che in quello privato – osservano ancora i rappresentanti dei lavoratori – ma non c’è lo stesso trattamento dei dipendenti: l’’asse valore remunerazione prestazione (e quindi tutela del cittadino fruitore e tutela del lavoratore che eroga) è ormai saltato. Occorre una revisione del sistema e delle regole che governano questo impianto per garantire la tutela di chi lavora e di chi usufruisce dei servizi”.