Richiedei, annunci che esigono confronto
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Richiedei, annunci che esigono confronto

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Pubblicato il 12 Novembre 2016

ospedale-e-casa-di-riposo-gussago-bsRichiedei salvato dall’alcologia”. Il Giornale di Brescia titola così questa mattina un articolo in cui riferisce delle dichiarazioni del direttore dell’Ats Carmelo Scarcella e del presidente della Commissione sanità di Regione Lombardia Fabio Rolfi. Un titolo di giornale è fatto per richiamare l’attenzione, ed è certamente quello che volevano Scarcella e Rolfi per valorizzare i loro ruoli, ma la realtà – e basta leggere le parole molto più misurate dell’articolo – è un po’ diversa.

UN VUOTO CHE LASCIA SENZA PROSPETTIVE 42 LAVORATORI
(E LE CASSE DELLA FONDAZIONE SENZA 2,6 MILIONI DI EURO)

Da mesi la Cisl Funzione Pubblica, insieme alle altre rappresentanze sindacali, chiede alla Fondazione Richiedei e alle istituzioni una presa in carico dell’enorme problema – finanziario (la perdita 2,6 milioni di euro) e occupazionale (42 dipendenti senza concrete prospettive occupazionali) – che si aprirà a fine anno con la decisione dell’Ospedale Civile di Brescia di trasferire dalla Fondazione Richiedei agli ospedali di Gardone Val Trompia e Montichiari i reparti di cardiologia riabilitativa e di geriatria per acuti.

LA STRADA DELLA RIABILITAZIONE ALCOLOGICA

L’apertura di una riabilitazione alcologica – scrive il Giornale di Brescia – potrebbe essere una delle strade percorribili per garantire un futuro alla Fondazione Richiedei. “Il progetto è stato discusso lo scorso 24 ottobre durante l’audizione alla Commissione sanità della Regione – spiega Franco Berardi, segretario provinciale della Cisl Funzione Pubblica – unitamente alla decisione di riattivare la cabina di regia presso l’Ats di Brescia, gia convocata per martedì 15 novembre, per coinvolgere tutte le parti interessate nei processi di una possibile trasformazione del presidio gussaghese della Fondazione Richiedei”.

GLI ANNUNCI SERVONO AI POLITICI PER LA COSTRUZIONE DEL CONSENSO
MA LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA HA BISOGNO DI CONDIVISIONE

Apprezziamo gli sforzi di tutti per aiutare ad uscire da una crisi economica e gestionale che si trascina da tempo – aggiunge Berardi – certo è che vista la delicatezza della situazione sarebbe stato più opportuno condividere l’ipotesi progettuale prima di darla per fatta quando è invece del tutto evidente che una riabilitazione alcologica potrebbe coprire solo una parte del vuoto di lavoro e di entrate che si determinerà a fine anno”.

LA PRIORITÀ DEVE ESSERE QUELLA DELL’OCCUPAZIONE 

Cisl Funzione Pubblica insiste sulla priorità da dare al destino dei lavoratori: “Nessuno può permettersi di dimenticare che un contributo decisivo al risanamento della Fondazione lo hanno dato i suoi dipendenti, in termini di professionalità e di passione per il loro lavoro, con rinunce a giorni di ferie e a richieste salariali”.

Serve molto più di un annuncio ad effetto – conclude il sindacalista per intestarsi la soluzione del problema del Richiedei – ed è per questo che c’è bisogno del confronto e della collaborazione di tutti che ci auguriamo di registrare fin da martedì”