Buone notizie per 400.000 lavoratori del commercio, del terziario e della distribuzione servizi dipendenti da imprese aderenti alla Confesercenti. Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs hanno siglato con l’associazione imprenditoriale il rinnovo del contratto nazionale di lavoro scaduto da oltre due anni e mezzo.
“Finalmente – sottolinea la Fisascat in un comunicato – viene riconosciuto ai lavoratori un congruo incremento salariale e un avanzamento della normativa in linea con le intese già raggiunte nel comparto”.
AUMENTI MENSILI FINO AD 85 EURO E 290 EURO UNA TANTUM
L’intesa avrà durata triennale (1 gennaio 2015 – 31 dicembre 2017), prevede un aumento salariale a regime di 85 euro corrisposto in tre tranche (45 euro luglio 2016, 16 euro novembre 2017, 24 euro ad agosto 2017) e stabilisce l’erogazione di 290 euro (80 euro a gennaio 2017, 80 euro a novembre 2017, 80 euro ad aprile 2018, 50 euro ad agosto 2018) per sanare la carenza contrattuale.
FLESSIBILITÀ D’ORARIO E CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE
Il nuovo contratto interviene sul secondo livello, con l’erogazione di un elemento economico di garanzia nel mese di dicembre 2017 ai lavoratori impiegati nelle imprese che non avranno attivato la contrattazione decentrata, sul regime di flessibilità dell’orario di lavoro e sul sistema di classificazione del personale, con la definizione delle figure professionali dei lavoratori del settore auto e l’introduzione di 24 profili del settore Ict. Al fine di favorire l’inserimento o la ricollocazione di soggetti svantaggiati viene prevista per le aziende, con carattere sperimentale per tutta la durata del nuovo contratto, la possibilità di stipulare contratti a termine di 12 mesi.
CONTRATTAZIONE DECENTRATA PER 12 CHIUSURE DOMENICALI E FESTIVE
Le parti hanno anche sottoscritto un protocollo di intesa che demanda al secondo livello di contrattazione la possibilità di concordare 12 chiusure annuali domenicali o festive. In considerazione dell’intensificazione dei picchi di lavoro per le località turistiche viene inoltre demandata al livello decentrato la possibilità di stipulare accordi sull’attivazione dei rapporti di lavoro a termine riconducibili alla stagionalità ed esclusi dalle limitazioni quantitative previste dalla normativa vigente.
SANITÀ INTEGRATIVA
Tra gli altri punti qualificanti la governance della bilateralità di settore e il welfare contrattuale, con la conferma del capitolato riferito all’assistenza sanitaria integrativa.