Ubi Banca, presentato ai sindacati il piano industriale. La prima valutazione è positiva
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Ubi Banca, presentato ai sindacati il piano industriale. La prima valutazione è positiva

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Pubblicato il 28 Giugno 2016

917fcac4-d615-11e5-8e4b-2c56813c9298La valutazione complessiva del piano industriale è, seppur prudentemente, positiva”.? La Segreteria First Cisl del Gruppo Ubi sintetizza così l’incontro di questa mattina con l’amministratore delegato di Ubi Banca Victor Massiah. “C’è l’impegno – riferisce Maria Rosa Loda della First Cisl di Brescia che ha partecipato all’incontro come componente della Segreteria del Gruppo Ubi Banca – ad assumere giovani creando buona occupazione e non c’è la volontà di utilizzare alcuno strumento obbligatorio; quindi sono esclusi licenziamenti o prepensionamenti obbligatori, così come l’utilizzo obbligatorio delle giornate di solidarietà da parte di tutto il personale. La volontarietà è lo strumento che ha tradizionalmente caratterizzato le relazioni industriali nel Gruppo e, da sempre, ha garantito il raggiungimento degli obiettivi senza forzature”.

Il sindacato attende ovviamente di disporre del dettaglio del piano per una valutazione più approfondita e complessiva, con una speciale attenzione delle ricadute sul personale derivanti dalla riorganizzazione (processi di ridefinizione dei contratti integrativi aziendali, chiusura delle filiali, mobilità territoriale e professionale in primis) e gli strumenti da adottare per gestire gli esuberi che non accederanno al fondo di solidarietà.

“In linea con gli anni passati – aggiunge la Loda riprendendo il comunicato diffuso come First Cisl – è probabile il ricorso ai congedi di solidarietà volontari, l’incentivo al part time e dello smart working, il contenimento del lavoro straordinario, ma la possibile armonizzazione dei contratti aziendali, derivante dal nuovo perimetro aziendale della Banca Unica, è caratterizzata da molte criticità e richiederà grande maturità e impegno per ricercare le migliori soluzioni negoziali che soddisfino tutti”.

“A fronte di questi importanti cambiamenti, anche alla luce del delicato scenario nel quale ci muoviamo, per incrementare la produttività e creare valore sarà fondamentale che il gruppo investa sulle persone lavorando per il miglioramento del clima aziendale e per la creazione di una vera identità comune, obiettivo non ancora raggiunto dopo tanti anni dalla nascita di UBI. La produttività e la fidelizzazione del personale passano attraverso la coerenza delle politiche aziendali che, a fronte della Banca Unica, dovranno essere uniformi nelle diverse macro aree, e la partecipazione organizzativa”.

“Quest’ultima rappresenta una sfida e, al contempo, un’opportunità per rendere più flessibile l’attuale modello organizzativo, al fine di creare valore e rafforzare la fiducia e la fidelizzazione (clienti/dipendenti), veri motori del cambiamento”.