Il 118 al posto della Guardia medica? Un errore pericoloso. Medici in presidio a Roma
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Il 118 al posto della Guardia medica? Un errore pericoloso. Medici in presidio a Roma

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Pubblicato il 10 Maggio 2016

guardia medica Togliere la guardia medica nelle ore notturne (per passare il servizio al 118) è un atto che mette il servizio in un ruolo di serie B, che priva i cittadini della sicurezza del contatto con un medico, che rischia di intasare i Pronto Soccorso con accessi impropri. Lo affermano i medici che domani, mercoledì 11 maggio, manifesteranno a Roma dalle ore 9 alle 14 davanti al Parlamento in piazza Montecitorio, per fermare il progetto di Governo e Regioni che intende limitare l’attività della medicina generale a sole 16 ore nei giorni feriali e a 12 ore il sabato e i festivi, assegnando unicamente al 118 l’assistenza notturna.

Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet avvertono: “La notte i cittadini che stanno male potranno chiamare solo il 118, oppure andare direttamente in ospedale, anche soltanto per dei codici bianchi, con il rischio di un aumento degli accessi impropri al Pronto Soccorso. A rischio, in particolare, l’assistenza notturna nelle zone rurali e nei piccoli comuni senza ospedali, dove la guardia medica rappresenta un importante presidio di sanità pubblica, attraverso il quale il cittadino può avere anche una consulenza telefonica o assistenza domiciliare direttamente con un medico”.