I dati Istat, Banca d’Italia, Alberghi-Confindustria e Federalberghi sono concordi: il turismo conferma anche nei primi mesi del 2016 segnali di consolidamento e di costante ripresa. Il rovescio della medaglia, purtroppo, è il mancato rinnovo dei contratti di lavoro di settore con tre milioni di addetti a livello nazionale che hanno buste paga ferme al 2013.
Una mancanza di valorizzazione del personale alla quale i sindacati hanno deciso di rispondere con lo sciopero. Venerdì 6 maggio incroceranno le braccia per l’intera giornata baristi, camerieri, cuochi, addetti alle mense, receptionist, lavoratori dei fast food e impiegati delle agenzie di viaggio. A loro si aggiungeranno – anch’essi alle prese col problema dei rinnovi – addetti delle farmacie e operai delle imprese di pulizia i cui contratti rientrano nel settore del terziario.
Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs denunicano una situazione grave, senza precedenti nel settore, determinata da controparti datoriali (Federturismo/Aica/Confindustria Alberghi, Fipe, Fiavet, Confesercenti, Federterme, Federfarma, Angem, Alleanza Cooperative Italiane, Anip-Confindustria Legacoop, Servizi, Federlavoro e Servizi Confcooperative, Agci, Unionservizi Confapi, Fnip Confcommercio) che pretendono che gli aumenti salariali siano sostanzialmente una semplice partita di giro che non porterebbe alcun vantaggio concreto ai lavoratori. Un atteggiamento inaccettabile che ripropone il tema più ampio della dignità del lavoro e della valorizzazione delle professionalità.
La giornata di sciopero sarà caratterizzata da presidi e mobilitazioni a livello regionale e territoriale. A Brescia si terrà un presidio dalle 9 alle 13 nel piazzale antistante gli ingressi dell’Ospedale Civile.