Sono passati ormai 32 mesi dalla scadenza del contratto nazionale dei lavoratori della ristorazione collettiva. Angem. Si tratta di circa 80mila addetti a livello nazionale – oltre 3.500 nel bresciano – che ogni giorno nelle aziende, negli ospedali, nelle scuole, nelle cucine centralizzate preparano e servono i pasti a lavoratori, ammalati, studenti e anziani; sono dipendenti in gran parte part-time con un impegno settimanale di 15/20 ore.
UNA CONTROPARTE CHE MIRA A RIDURRE TUTELE E DIRITTI
Angem (Associazione nazionale ristorazione collettiva e servizi vari) e Aci (Alleanza delle cooperative italiane) vorrebbero modificare le regole del cambio appalto in modo da poter ridurre le ore dei lavoratori, i loro livelli e i loro diritti: una forzatura che fa leva sulla riforma del mercato del lavoro che in caso di cambio appalto prevede che i lavoratori assunti da una nuova azienda ripartano praticamente da zero in termini di tutele, inquadramento e anzianità.
IN CORTEO A MILANO
Per questo Filcams, Fisascat e Uiltucs hanno indetto per oggi uno sciopero nazionale della categoria con iniziative in diverse città; per la Lombardia la manifestazione principale sarà a Milano con un corteo da Piazza della Scala fino alla sede di Angem e conclusione in Prefettura dove una delegazione verrà ricevuta dal prefetto.
APPALTI SENZA RISPETTO PER I LAVORATORI
Filcams, Fisascat e Uiltucs denunciano sia il comportamento dei committenti, in molti casi pubblici, che non esigono dalle imprese affidatarie degli appalti il rispetto dei contratti di lavoro e delle normative di legge, che il caso specifico della ristorazione collettiva scolastica dove da giugno a settembre, quando sono privi della possibilità di lavorare causa chiusura delle scuole, i dipendenti non hanno diritto ad alcun ammortizzatore sociale.