Uno degli appuntamenti più significativi tra quelli programmati nell’ambito del Giorno della memoria 2016 [QUI l’elenco completo] è in calendario sabato pomeriggio a Breno. Roberto Zamboni e Savino Pezzotta – il primo per le ricerche che sta conducendo da oltre vent’anni, il secondo per parlare del padre morto in un campo di concentramento – racconteranno i “Dimenticati di Stato”, deportati e prigionieri militari sepolti nei cimiteri europei.
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PER EVITARE CHE QUESTI CADUTI VENGANO DIMENTICATI
“Non sono uno storico e neppure un ricercatore di professione – scrive Roberto Zamboni nel sito internet in cui raccoglie il suo lavoro – sono solo un semplice cittadino, un ricercatore volontario che ha deciso d’impegnarsi per quella che ritiene una nobile causa: evitare che tutti questi Caduti vengano dimenticati”.
IL RITROVAMENTO
Ed è proprio grazie alle ricerche di Zamboni che nel 2010 Savino Pezzotta, già segretario generale della Cisl e poi parlamentare, ha ritrovato a Bielany, un sobborgo di Varsavia, la tomba di suo padre, Francesco Pezzotta, morto nel campo di concentramento di Hohenstein, non lontano dalla capitale polacca.
PEZZOTTA: MIO PADRE MANDATO A MORIRE PERCHÉ DISSE NO AL FASCISMO
“Avevo appena sei mesi quando è morto – ricorda Savino Pezzotta – ma naturalmente la mamma ci ha parlato di lui, ne ha conservato il ricordo. Il papà era un artigliere alpino, della Tridentina. Era tornato dalla campagna di Russia. Catturato al Brennero era stato poi portato in Germania e qui gli era stato chiesto, come ai suoi compagni, se voleva entrare nella Repubblica di Salò. Ha detto no ed è andato a morire”.
Appuntamento sabato 30 gennaio, alle ore 15,
nel Palazzo della cultura a Breno.