“Pietre d’inciampo” a Palazzolo sull’Oglio, Salò e Gardone Riviera
TORNA INDIETRO

“Pietre d’inciampo” a Palazzolo sull’Oglio, Salò e Gardone Riviera

< 1 min per leggere questo articolo

Pubblicato il 19 Gennaio 2016

pietre-dinciampo-027Le “pietre d’inciampo” – monumenti minimi che ricordano le vittime del nazismo – continuano il loro cammino nei comuni della nostra provincia. Dopo Brescia, Adro, Collebeato, Gavardo e Sarezzo, ieri ne sono state posate dieci a Palazzolo sull’Oglio, una a Salò e una a Gardone Riviera. L’iniziativa è parte delle manifestazioni provinciali per il Giorno della memoria.

 

A dare solennità alla posa dei sampietrini ricoperti da una lastra di ottone su cui sono incisi nomi e date di persone assassinate nei campi di concentramento nazisti di Auschwitz, Dachau, Gusen, Mauthausen e molti altri, è stata la partecipazione degli studenti e dei rappresentanti istituzionali.

Qui abitava Alfredo Russo – si legge sulla pietra d’inciampo inserita nella pavimentazione stradale davanti a quella che fu la sua casa a Gardone Riviera – nato nel 1871, arrestato nel dicembre 1943, deportato ad Auschwitz, assassinato il 26.2.1944”.

Dietro ad ogni nome c’è il lavoro di ricerca condotto dagli studenti delle scuole secondarie che attraverso archivi e testimonianze hanno redatto semplici e toccanti note biografiche raccolte in un fascicolo stampato con il contributo delle amministrazioni comunali di Brescia, Palazzolo e Gardone Riviera e distribuito ieri a quanti hanno partecipato alla posa delle “pietre d’inciampo”.

A inserirle materialmente nel selciato è stato lo stesso artista che le ha ideate, Gunter Demnig. In Europa ne sono state posate ad oggi oltre cinquantamila; 37 quelle collocate fino ad ora in provincia di Brescia.