Il “commercio h 24” che fa discutere
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Il “commercio h 24” che fa discutere

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Pubblicato il 25 Ottobre 2015

corriereSul Corriere della Sera una mini inchiesta intitolata “Notte al supermercato: viaggio nell’Italia aperta 24 ore su 24”. Su La Stampa approfondimento dedicato alla “Petizione contro le aperture domenicali dei supermercati”. Il Corriere fa l’identikit del cliente che va a fare la spesa alle tre del mattino e racconta dei punti vendita che funzionano meglio (quelli vicini a ospedali o aeroporti), partendo dall’iniziativa Correfour che in giro per l’Italia sta “tenendo aperti h 24 un centinaio di punti vendita in giro per l’Italia: da Salerno a Torino, da Benevento a Luino”, passando per Brescia, aggiungiamo noi.

IL CASO DI BRESCIA
Nella nostra città, infatti, la catena della grande distribuzione francese ha deciso di aprire 24 ore su 24 il punto vendita di via Crocifissa di Rosa.

PALETTI ALLA LIBERALIZZAZIONE
“Mentre il Parlamento mette i paletti alla liberalizzazione del governo Monti – scrive ancora il giornale – il Mercato con la maiuscola imbocca un’altra strada. Quella delle saracinesche sempre alzate”, riaccendendo una discussione che in Italia, tra campagne pro e contro, referendum e leggi va avanti da oltre un decennio.

UN FLAGELLO
Queste liberalizzazioni – commenta la Fisascat Cisl – sono un flagello. La gente ha spalmato i consumi su sette giorni e ora li distribuirà sulle 24 ore. Ma la spesa resta la stessa. E anche l’occupazione non aumenta”.

PETIZIONE ON LINE
la stampaTre mesi fa sulla piattaforma on line change.org è stata lanciata una petizione diretta al Ministro dello Sviluppo economico che chiede la chiusura domenicale dei centri commerciali e dei supermercati in genere.

Ad oggi è stata firmata da 5.541 persone, convinte che il sempre aperto del commercio non risolva la crisi del settore commerciale (come dimostrano i risultati di questi anni). Ma anche che si debba contrastare il progetto delle aziende appoggiate da Federdistribuzione di voler pagare ai propri dipendenti l’apertura festiva non più come straordinario festivo ma come un giorno ordinario.