Ci sono oltre 200 bresciani, insegnanti e personale non docente della scuola, ufficialmente in quiescenza dal primo settembre, che a tutt’oggi non sanno se e quando riceveranno l’assegno previdenziale. La denuncia è della Cisl Scuola di Brescia. Sembra che il ritardo nell’esame delle domande e nell’attivazione dei meccanismi di pagamento delle pensioni dipenda da un volume inaspettato di richieste di pensionamento e, forse soprattutto, dalla carenza di personale negli uffici che dovrebbero prendere in carico le relative pratiche.
INACCETTABILE
“Sono ritardi che è difficile giustificare – scrive in una nota Luisa Treccani, reggente della Cisl Scuola provinciale – anche perché gli interessati hanno presentato domanda di pensione a dicembre del 2014. Chiediamo alla direzione provinciale dell’Istituto un chiarimento urgente che testimoni l’attenzione rispetto a questo problema che riguarda tante persone e famiglie, con l’assunzione di un impegno preciso sui tempi di attivazione dei meccanismi di erogazione delle pensioni”.