Il Giornale di Brescia ha pubblicato ieri un breve racconto di Giuseppe Lupo intitolato Partita a carte con il telaio. Ne sono protagonisti “due amici che ogni pomeriggio tornano nella fabbrica, ora abbandonata, dove hanno lavorato per una vita intera. Un mazzo di carte e la forza dei ricordi”.
Docente di Letteratura all’Università Cattolica, Lupo è un affermato scrittore e il quotidiano ne dà conto in un riquadro a fondo pagina che termina così: “Tra i filoni dei suoi scritti e dei suoi studi spicca il rapporto tra letteratura, mondo dell’impresa e mondo del lavoro”.
Insieme a Giorgio Bigatti, Giuseppe Lupo è anche il curatore di una singolare antologia intitolata Fabbrica di Carta (Laterza, 2014) che ripercorre l’identità industriale del Novecento italiano attraverso le pagine di autori come Ottieri, Fortini, Volponi , Balestrini, Vittorini, Bianciardi, Gadda, Calvino, Levi e molti altri.
La fotografia in apertura di notizia è di Gigi Bellometti ed è tratta dal volume Cattedrali del lavoro (Edizioni Lavoro, Roma, 2000); si tratta della Filanda Robbiani-Salaorni di Lonato (Bs) realizzata nella prima metà del ‘700.