Invece che annunciare provvedimenti incerti sul reddito di cittadinanza la Regione dovrebbe agire per garantire i pagamenti delle indennità per i 25mila lavoratori lombardi alle prese con i ritardi dei pagamenti della cassa integrazione in deroga del 2014.
PREOCCUPAZIONE E RABBIA
Cgil Cisl Uil Lombardia sono usciti dalla riunione all’Assessorato al Lavoro in Regione dedicata ieri al problema, con un carico straordinario di preoccupazione e di rabbia. Nonostante tutte le promesse ricevute, gli impegni e le rassicurazioni, i sindacati hanno dovuto prendere atto che ad oggi sono solo il 25% dei cassintegrati in attesa delle indennità relative al periodo settembre-dicembre 2014 le hanno ricevute. Per il restante 75% dei lavoratori non è stato effettuato ancora nessun pagamento ed il ritardo accumulato ha raggiunto in totale i 10 mesi.
RITARDI INTOLLERABILI
Colpa del Governo? Colpa dell’INPS? Colpa della Regione? L’unica cosa certa – affermano Cgil Cisl Uil – è che non si può più tollerare un tale ritardo e il rimpallo di responsabilità tra i soggetti istituzionali.
CHE FARE?
Tre le richieste sindacali avanzate al termine dell’incontro:
- la prima al Ministero, che deve da subito ripartire nuove risorse alle Regioni per garantire continuità dei pagamenti senza escludere la Lombardia, come di fatto è avvenuto ultimamente;
- la seconda a Inps e Regione, affinché garantiscano che entro fine luglio tutti i cassintegrati riceveranno le indennità del 2014;
- la terza alla giunta di Regione Lombardia e all’assessore Valentina Aprea, affinché nell’assestamento di bilancio garantiscano più risorse per finanziare i contratti di solidarietà che da qui al 2016 costituiscono il vero ammortizzatore alternativo ai licenziamenti.
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