Qualche volta lo si dimentica, ma i pensionati hanno un passato da lavoratori. Storia ed esperienza li aiuta così a leggere gli accadimenti del presente con una consapevolezza sicuramente maggiore di chi si accontenta di rincorrere la cronaca.
Lo si è capito bene ieri mattina nel ridotto della Camera di Commercio dove 150 pensionati che a vario titolo hanno ruoli di responsabilità nella Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp, hanno fatto il punto della situazione dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato il blocco degli adeguamenti per le pensioni superiori a 1.500 euro al mese deciso dal Governo Monti nell’emergenza dei conti pubblici vissuta dal nostro Paese tra il 2011 e il 2012.
Il dibattito – ampio e approfondito, introdotto da relazioni di merito estremamente puntuali – ha evidenziato il senso di responsabilità di una categoria che accoglie con soddisfazione la sentenza della Corte (censurando però il Governo per come ha deciso di darle seguito), ma ribadisce che l’impegno dei sindacati dei pensionati non può dimenticare che la metà dei titolari di pensione non arriva a 1.000 euro al mese e che tanti anziani, troppi, devono accontentarsi di un assegno inferiore a 500 euro al mese.
Per cambiare questa situazione bisogna ridurre l’imposizione fiscale sulle pensioni e portare ad un livello più dignitoso le pensioni al minimo. Obiettivi che i Pensionati di Cgil Cisl Uil vogliono discutere con il Governo al quale chiedono di aprire con il sindacato il confronto che fino ad oggi non ha mai voluto accettare.
Il messaggio che esce dall’assemblea tenuta alla Camera di Commercio è chiarissimo: i pensionati bresciani hanno sicuramente grande senso responsabilità, ma altrettanto grande è la determinazione che intendono mettere in campo per una vera e propria vertenza su welfare e riforma previdenziale.
Altre foto sull’assemblea sono pubblicate nella pagina Facebook Cisl Brescia
Guarda il servizio sull’assemblea
messo in onda da Brescia Punto Tv
I pensionati chiamano Renzi
(Bresciaoggi 10.6.2015)