“Pur nelle difficoltà che permangono nella vita quotidiana, si inizia a intravedere l’uscita dalla crisi di questi anni. Quel che occorre è più coesione, maggiore solidarietà, e questo credo sia il messaggio del 2 giugno”. Lo ha detto ieri il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del concerto tenuto al Quirinale per il corpo diplomatico accreditato presso lo Stato Italiano alla vigilia della Festa della Repubblica.
“L’Italia nella sua storia recente ha attraversato diverse stagioni molto difficili e le ha superate operando con spirito solidale, al di là e al di sopra delle differenze politiche anche profonde talvolta. […]. Nella nostra società – ha detto il Capo dello Stato – vi sono tanti esempi di spontanea coesione, penso ai cittadini di Milano che un mese fa hanno ripulito le strade della città devastate dai Black Bloc; penso ai giovani della Liguria (foto) che si sono mobilitati per cancellare e riparare le ferite delle alluvioni. Le difficoltà possono essere superate se vi è coesione e senso di solidarietà. […] Le discussioni, la dialettica anche acuta è preziosa […]. Ma le liti esasperate creano sfiducia, […] allontanano dalla partecipazione i cittadini, e senza un’adeguata partecipazione e coinvolgimento dei cittadini la democrazia si impoverisce molto”.
“Nel mondo – ha concluso il Presidente Mattarela – vi sono minacce nuove che spaventano, fenomeni che allarmano : il terrorismo fondamentalista, le ondate migratorie incontrollate, l’inquinamento globale, la mancanza di qualità della vita. Sono sfide che nessun paese può affrontare e risolvere da solo. […] L’Italia è un grande Paese, con tante energie vitali e positive, in ripresa. Per dar modo [a tutti] di esprimersi compiutamente occorre trasmettere fiducia e occorre, è necessario, più affiatamento. […] Quel che occorre è più coesione, maggiore solidarietà, e questo credo sia il messaggio del 2 giugno”.