Dal 23 aprile al 23 maggio sciopero delle prestazioni straordinarie aggiuntive in tutti gli uffici postali della Lombardia. Lo hanno proclamato i sindacati di categoria, a sostegno della vertenza sulla carenza degli organici.
“Dopo la chiusura negativa del confronto con l’azienda – sottolinea Cisl Poste Lombardia – l’assoluta mancanza di risposte ai molti problemi da noi evidenziati ha portato ad una condizione operativa insostenibile negli uffici postali sia per i dipendenti che per gli utenti, raggiungendo livelli di criticità insopportabili, con un’azienda ferma e paralizzata da circa un anno”.
Le carenze di personale negli uffici postali con innumerevoli postazioni vuote, i distacchi e le trasferte sempre maggiori, le convocazioni per corsi di formazione e per svariati altri motivi oltre l’orario d’obbligo, l’aumento dei tempi di attesa in coda e le improvvise immotivate quotidiane chiusure di uffici, soprattutto nei piccoli Comuni, sono la “dimostrazione evidente – denuncia Cisl Poste – di una diffusa carenza strutturale negli organici alla quale l’azienda intende in parte sopperire con chiusure e razionalizzazioni di uffici, peraltro momentaneamente sospese in seguito alle azioni sindacali ed alle forti contestazioni dei sindaci e delle popolazione delle comunità coinvolte”.
“Delle 8.000 assunzioni propagandate nel piano d’impresa – aggiunge la Cisl Poste – nel 2015 ne sarebbero previste in Lombardia solo un ventina e solo nelle attività commerciali, non agli sportelli dove si registrano le maggiori carenze di personale con difficoltà nell’offerta dei servizi”.
Di fronte all’assenza di riposte adeguate da parte dell’azienda i sindacati hanno dunque proclamato un’ulteriore azione di mobilitazione della categoria con un mese di astensione delle prestazioni straordinarie ed aggiuntive e non escludono la successiva proclamazione dello sciopero generale con chiusura di tutti gli uffici postali della region