Poste, sindacati contro l’azienda: basta con le chiusure e le riduzioni del servizio
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Poste, sindacati contro l’azienda: basta con le chiusure e le riduzioni del servizio

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Pubblicato il 17 Marzo 2015

a destra, il palazzo delle poste di via gambara a bresciaPresidio sindacale questa mattina dalle ore 10 alle ore 13 davanti al Palazzo delle Poste di Via Gambara, 10 a Brescia, accanto alla stazione ferroviaria cittadina. Cisl, Cgil, Confsal e Ugl protestano contro il progetto di razionalizzazione di altri 16 uffici postali nella nostra provincia.

 

 

LA PAROLA MAGICA DI POSTE ITALIANE
Razionalizzazione è la parola magica di Poste Italiane – spiega Giovanni Punzi, segretario generale dei postali Cisl – magica per i bilanci dell’azienda, non certo per il servizio, né per i lavoratori e tantomeno per i cittadini. Per l’azienda razionalizzare è in sostanza il primo passo per chiudere gli uffici postali giudicati poco redditizi. Si comincia con la riduzione degli orari di apertura per finire sempre nello stesso modo: la soppressione del servizio”

PER BRESCIA IL 2015 RISERVA 8 NUOVE CHIUSURE
E 8 NUOVE RAZIONALIZZAZIONI
Questa speciale “cura” messa in atto dalla politica aziendale di Poste Italiane ha portato negli ultimi 4 anni alla razionalizzazione di 32 uffici postali nel bresciano. E la storia continua, purtroppo, con il piano industriale 2015 presentato dall’azienda che nella nostra provincia si traduce in 8 nuove chiusure e 8 nuove razionalizzazioni.

LE “ATTENZIONI” DELL’AZIENDA SUI PORTALETTERE
Negli incontri con i Sindaci dei Comuni interessati – loro malgrado – dal nuovo piano di razionalizzazione, l’azienda sostiene che la soluzione sarà quella del “postino telematico”. Ipotesi suggestiva e fantasiosa che però non cambia il contenuto del piano d’impresa che punta esclusivamente sui tagli e che coinvolgerà anche i portalettere con il risultato di avere il recapito della posta a giorni alterni.