Poste, interrotte le trattative sulla carenza di organico agli sportelli
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Poste, interrotte le trattative sulla carenza di organico agli sportelli

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Pubblicato il 25 Febbraio 2015

poste italianeSi è concluso negativamente l’incontro, il primo dall’apertura formale della vertenza Poste sulla carenza di organico, tra sindacati e direzione regionale di Poste Lombardia. “L’azienda – spiega in una nota la Flp Cisl  – si è presentata senza alcuna seria proposta”: da qui la decisione sindacale di interrompere la trattativa.

L’azienda ha inoltre sostenuto che la chiusura di 61 uffici postali (8 nel bresciano) e della riduzione d’orario in altri 121 razionalizzazioni (8 nel territorio provinciale)  dipende dalla loro scarsa operatività quantificata una media giornaliera di 20/30 operazioni.

Abbiamo fortemente contestato questa affermazione – spiega Giuseppe Marinaccio, segretario regionale di Poste Cisl – in quanto per moltissimi casi non risulta veritiera. L’azienda nega i dati reali ed appare chiaro che i vertici non conoscono le reali condizioni dell’operatività quotidiana negli uffici e delle innumerevoli difficoltà e disagi in cui i dipendenti sono costretti a districarsi”.

“Una politica così spinta di risparmio sui costi – aggiunge Marinaccio – attuata con tagli sul personale e sugli adeguamenti strutturali, strumentali e formativi, invece di intervenire su altre diseconomie, ha portato alla perdita di qualità in tutti i servizi, alle chiusure di uffici ed abbandono del territorio nei piccoli comuni già disagiati per la carenza di servizi ed infrastrutture. Tutto questo non è accettabile se attuato da un’azienda a totale capitale pubblico che da 11 anni produce consistenti utili di bilancio”.

I sindacati si incontreranno a breve per mettere in campo iniziative a sostegno della vertenza, non escluso lo sciopero, coinvolgendo la Regione Lombardia, gli Enti locali e le associazioni di categoria.