Cisl, sconcerto per le accuse del presidente degli industriali bresciani
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Cisl, sconcerto per le accuse del presidente degli industriali bresciani

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Pubblicato il 3 Novembre 2014

Sconcerto in casa Cisl per le accuse contro il sindacato lanciate dal presidente degli industriali bresciani davanti all’assemblea Aib, “in un mix di livore e luoghi comuni  – dichiara Enzo Torri, segretario generale della Cisl bresciana – offensivo e inaccettabile“. Secondo il leader dell’Aib il sindacato sarebbe un

“ostacolo sulla strada del rilancio dell’Italia”. E poi accuse sulla gestione dell’INPS, sulla sua effettiva rappresentanza: “Gli iscritti sono tutti pensionati perché la delega è inserita nella domanda di pensionamento, se così non fosse quanti sarebbero gli iscritti? Devono smettere di essere casta e rinunciare ai privilegi: devono capire che per ripartire dobbiamo dare stipendi, non cassa integrazione. A Brescia stiamo cercando di rinnovare il dialogo, ma finora non ci siamo riusciti”.

Bonometti – commenta il segretario provinciale della Cisl – lancia accuse gratuite e dubbi sulla nostra rappresentatività. Rispedisco il tutto al mittente, sfidando il presidente dell’Aib a circostanziare quel che dice. In casa nostra il tesseramento è legato ad una anagrafe degli iscritti che nell’incrocio tra dati anagrafici e codice fiscale ci mette al riparo da qualsiasi leggerezza. Nella stragrande maggioranza dei luoghi di lavoro la rappresentanza si misura ogni tre anni con il rinnovo delle RSU. Metà degli iscritti sono pensionati? Sì, persone che con il loro lavoro hanno consentito alle imprese bresciane di diventare grandi: siamo orgogliosi di continuare a rappresentarne interessi e aspirazioni. Detto questo restiamo in fiduciosa attesa che arrivi dall’Aib qualche segnale sulla sua rappresentanza in relazione al sistema Brescia”.

Quanto agli “sforzi” dell’Aib “per rinnovre il dialogo” – riferimento evidente di Bonometti alle vicende legate al cosiddetto Patto per Brescia – la Cisl ricorda al presidente degli industriali che a distinguersi per accelerazioni, brusche frenate e precipitose marcia indietro è stata la sua associazione. “Ognuna delle sigle sindacali ha rinunciato a qualcosa pur di arrivare ad una formulazione condivisa del documento – conclude Torri – e al tavolo di confronto anche l’Aib ha condiviso quel testo. Il voto degli organismi deliberativi di Cgil Cisl Uil ha approvato la mediazione raggiunta, la Giunta di via Cefalonia l’ha respinta. Questa è la realtà, non quella che Bonometti ha raccontato alla sua assemblea“.