Ma ciò che emerge dalla lettura del testo licenziato dall’assemblea parlamentare di Montecitorio – il disegno di legge 90/2014 – è solo piccola manutenzione: nessun intervento sulle urgenze vere (della sforbiciata alle 35mila stazioni appaltanti non c’è traccia nel dispositivo della Camera) e tante misure spot senza effetti per cittadini e lavoratori.
Qualche opportuna correzione al testo originario è stata fatta – lo scaglionamento dei tagli per le Camere di commercio, i requisiti professionali per la mobilità volontaria e la consultazione dei sindacati su quella obbligatoria, alcune misure sul turnover – ma sono miglioramenti che non bastano a far cambiare un giudizio estremamente problematico.