Dopo il formale via libera del Consiglio dei Ministri, oggi nella sede dell’Aran (Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni) le organizzazioni sindacali del mondo della scuola siglano l’accordo raggiunto lo scorso 11 giugno sullo sblocco degli scatti di anzianità e sul recupero delle posizioni economiche del personale ATA.
Con la sottoscrizione definitiva dell’intesa, il sistema informativo che gestisce gli stipendi nella pubblica amministrazione potrà attribuire le nuove posizioni agli interessati e mettere in pagamento anche gli arretrati, prevedibilmente già con le buste paga di settembre.
Verrà anche liquidato al personale amministrativo, tecnico e ausiliario coinvolto nel recupero delle posizioni economiche derivanti dalle nuove mansioni loro affidate, l’importo “una tantum” previsto dall’accordo.
Si sana così, grazie anche alla ferma determinazione della Cisl Scuola, una vicenda che ad inizio anno aveva messo la scuola in subbuglio, quando il Governo decise di recuperare con un prelievo forzoso di 150 euro mensili sugli stipendi gli scatti stipendiali maturati nel 2011 e 2012, e di bloccare le cosiddette “posizioni economiche” del personale ATA, con la conseguente richiesta di restituzione di quelli già percepiti dal 2011 ad oggi.