Sui bandi per la non autosufficienza occorre più informazione
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Sui bandi per la non autosufficienza occorre più informazione

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Pubblicato il 17 Giugno 2014

assistenza-anzianiEgregio assessore, se ci sono poche domande sui contributi per la non autosufficienza non significa che il bisogno è improvvisamente sparito ma che è mancata da parte del Comune un’adeguata informazione. E’ questa la “traduzione” del messaggio che i Segretari provinciali dei Pensionati Cgil Cisl Uil hanno inviato in una lettera all’assessore ai Servizi sociali del Comune di Brescia Felice Scalvini.

Una passaggio formale che si è reso necessario per l’avvicinarsi della scadenza dei bandi comunali e per la preoccupazione delle tre organizzazioni sindacali che tante famiglie e tanti anziani vedano sfumare la possibilità di un aiuto concreto.

I bandi, infatti, [clicca QUI per tutte le informazioni] prevedono contributi sia per i singoli che per i nuclei familiari.

Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil chiedono all’assessore Scalvini di prorogare i termini di scadenza dei bandi e di informare meglio i cittadini.

 

LA LETTERA

Egregio Assessore,
nei giorni scorsi è apparso sul Giornale di Brescia un articolo relativo alle poche domande inoltrate riguardo ai fondi a disposizione per la non autosufficienza. Il messaggio che rischia di passare è che non ci sia la necessità di sostegno alla non autosufficienza. Sappiamo bene tutti che non è così!

Nello scorso settembre, Cgil, Cisl e Uil unitariamente e con i sindacati dei pensionati hanno sottoscritto, con l’Assessorato alla Famiglia della Regione Lombardia, degli accordi indirizzati ad interventi di sostegno alle persone e alle famiglie in condizioni di fragilità. La Regione ha successivamente tradotto in delibere i contenuti degli accordi.

La necessità di trovare risorse e soluzioni per i problemi di fragilità – resi ancor più pesanti dal perdurare della crisi – per quelle famiglie che hanno in casa un anziano non autosufficiente o una persona con grave o gravissima disabilità, è la logica conseguenza della richiesta che da tempo facciamo: la dotazione di un Fondo per la non autosufficienza, adeguatamente finanziato.

Pensiamo che andrebbero indagate le ragioni delle poche richieste, a partire dal fatto che il Comune di Brescia ha emesso il bando il 15 maggio 2014, due mesi dopo gli altri Comuni; i cittadini, dopo le scelte precedenti della giunta Paroli, non sono più abituati ad avere a disposizione fondi di sostegno; l’informazione portata avanti, quasi esclusivamente, attraverso il sito del Comune è insufficiente, per ovvie ragioni.

Sarebbe opportuno, anche dal punto di vista politico, pubblicizzare ed informare meglio dell’esistenza dei bandi, così come prorogare, almeno fino a fine luglio, l’apertura degli stessi, in modo da permettere alle persone interessate di poterne usufruire.

Disponibili ad un eventuale incontro in merito, cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti.

Pierluigi Cetti (Spi Cgil) – Alfonso Rossini (Fnp Cisl) – Giovanni Belletti (Uilp Uil)