Comune e Provincia: lavoratori in assemblea per la riforma
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Comune e Provincia: lavoratori in assemblea per la riforma

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Pubblicato il 3 Giugno 2014

assemblea dipendenti comunaliSi è tenuta questa mattina a Brescia la prima delle due grandi assemblee dei lavoratori pubblici programmate da Cisl Funzione Pubblica, Fp Cgil e Uilp Uil nell’ambito della mobilitazione nazionale sulla riforma della pubblica amministrazione. Una riforma che sindacato e lavoratori condividono negli obiettivi ma non certo nel metodo.

Ad affollare l’Auditorium San Barnaba sono stati oggi i dipendenti di Comune capoluogo e Provincia, lunedì 9 giugno sarà la volta della sanità e dei Comuni di tutta la provincia. I lavoratori pubblici raccolgono la sfida lanciata provocatoriamente dal Governo e intendono rispondere con una serie di proposte che disegnano un progetto organico di riforma.

BRESCIA, UN CASO DI SCUOLA – Fino ad oggi il pubblico impiego è stato usato dalla politica come capro espiatorio, come bersaglio su cui scaricare le responsabilità di tutto. Eppure i contratti di lavoro dei dipendenti del settore pubblico sono bloccati, per legge, da oltre cinque anni; da dieci anni sono state inserite pesanti limitazioni al turn over; la carenza degli organici rende i servizi ai cittadini sempre più problematici. Lo Sportello unico per l´immigrazione di Brescia è un caso di scuola di questa situazione drammatica; non da meno lo è l´Inps, la Direzione territoriale del lavoro, gli uffici giudiziari; per non parlare dell’incertezza dei dipendenti del Broletto che non sanno dove li porterà la “migrazione ad altro ente” scritta nel Decreto di scioglimento delle Province, e di quella che vivono i lavoratori della Motorizzazione civile che dovrebbe essere ricompresa nell’Aci.

assemblea dipendenti comunaliDALLE MAIL AD UN CONFRONTO VERO – Di fronte a tutto questo il Governo non ha trovato di meglio che chiedere ai lavoratori pubblici di partecipare alla sua idea di riforma mandando una mail! Insomma, un’operazione di facciata che non servirà a nulla.
Per cambiare davvero la pubblica amministrazione il sindacato chiede al Governo di aprire un confronto serio da cui muovere per l’eliminazione di sprechi e sovrapposizioni, per la centralizzazione degli acquisti, per la lotta alla corruzione, per la digitalizzazione, la semplificazione delle norme e dell’organizzazione del lavoro, per favorire il ricambio generazionale negli organici del pubblico impiego.