L’INPS di Brescia ha presentato oggi il rapporto sull’attività dell’istituto svolta nel corso del 2013. La presentazione è avvenuta nella sede dell’Associazione Industriale Bresciana, seguita da una tavola rotonda tra esponenti del mondo istituzionale, imprenditoriale e sindacale alla quale ha preso parte il segretario provinciale della Cisl Enzo Torri.
UN BRESCIANO SU 4 E’ PENSIONATO – Le pensioni in carico all’INPS di Brescia sono passate nel 2013 da 348.695 a 346.797 (-0,5%). Lo scorso anno le pensioni liquidate per la prima volta sono state 8.573 (erano 10.342 nel 2012).
CROLLANO LE PENSIONI DI ANZIANITÀ – Gli effetti dell’ultima riforma pensionistica, quella del Governo Monti, si fanno sempre più evidenti: le pensioni di vecchiaia sono passate da 2.974 a 2.814 (-5,3%), quelle di e anzianità sono diminuite del 33,6%. Crescono invece del 4,7% le pensioni di invalidità.
UN TERZO DEI PENSIONATI BRESCIANI VIVE CON 500 EURO AL MESE – Il 33% delle pensioni erogate dall’INPS di Brescia è inferiore a 500 euro, il 32% è compreso tra 500 e mille euro.
DISOCCUPAZIONE E CASSA INTEGRAZIONE – Drammatico il capitolo relativo alle domande di disoccupazione, passate lo scorso anno da 37.351 a 42.552 (+13,9%) con oltre 5 mila disoccupati in più costretti a ricorrere agli ammortizzatori sociali.
2.800 sono state le istanze di mobilità accettate dall’INPS nel corso del 2013.
Le ore di Cassa integrazione autorizzate – anche se utilizzate in una misura tra il 30% e il 40% – sono cresciute del 5% rispetto al 2012, superando quota 46milioni e 200mila.