Ultime ore per salvare i servizi in appalto (e posti di lavoro) nelle scuole
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Ultime ore per salvare i servizi in appalto (e posti di lavoro) nelle scuole

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Pubblicato il 26 Febbraio 2014

scuola4 Con la fine del mese di febbraio scade la proroga delle condizioni di appalto per i servizi nelle scuole prevista dalla Legge di stabilità nel dicembre dello scorso anno. Se in questi ultimi tre giorni non interverranno novità, migliaia di lavoratori rimarranno senza lavoro e le scuole senza i servizi essenziali di pulizia. Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltrasporti Uil hanno organizzato per oggi manifestazioni nei capoluoghi regionali e presidi davanti alle sedi istituzionali delle Regioni. Una mobilitazione proclamata per chiedere al Governo un intervento in extremis che salvi i servizi e i posti di lavoro ad essi collegati.

Complessivamente le lavoratrici e i lavoratori interessati sono circa 24mila su tutto il territorio nazionale, 300 nel bresciano.

Un problema sempre più di ordine sociale – spiega la Fisascat Cisl – perché i tagli lineari che hanno riguardato i servizi di pulizia nelle scuole hanno avuto pesanti ripercussioni sia sul lavoro, drasticamente ridotto in seguito ai tagli dei corrispettivi di appalto, che sulla salute degli studenti per i quali il rischio è quello di proseguire le attività didattiche in ambienti non conformi ai requisiti di sicurezza igienico-sanitaria.

Una situazione di una gravità inaudita che richiede un intervento immediato del nuovo Governo, con un provvedimento che proroghi gli appalti il tempo necessario per ripristinare il tavolo governativo previsto dalla stessa Legge di Stabilità e finalizzato ad individuare una soluzione definitiva.

Fisascat Cisl ribadisce che le soluzioni devono essere ricercate con la partecipazione diretta dei vari dicasteri coinvolti (Istruzione, Lavoro, Economia e Finanze), delle istituzioni locali (Regioni, Provincie, Comuni), delle rappresentanze sindacali e dei Consorzi, unico percorso attraverso il quale garantire l’occupazione e la salubrità delle scuole italiane.