Complessivamente le lavoratrici e i lavoratori interessati sono circa 24mila su tutto il territorio nazionale, 300 nel bresciano.
Un problema sempre più di ordine sociale – spiega la Fisascat Cisl – perché i tagli lineari che hanno riguardato i servizi di pulizia nelle scuole hanno avuto pesanti ripercussioni sia sul lavoro, drasticamente ridotto in seguito ai tagli dei corrispettivi di appalto, che sulla salute degli studenti per i quali il rischio è quello di proseguire le attività didattiche in ambienti non conformi ai requisiti di sicurezza igienico-sanitaria.
Una situazione di una gravità inaudita che richiede un intervento immediato del nuovo Governo, con un provvedimento che proroghi gli appalti il tempo necessario per ripristinare il tavolo governativo previsto dalla stessa Legge di Stabilità e finalizzato ad individuare una soluzione definitiva.
Fisascat Cisl ribadisce che le soluzioni devono essere ricercate con la partecipazione diretta dei vari dicasteri coinvolti (Istruzione, Lavoro, Economia e Finanze), delle istituzioni locali (Regioni, Provincie, Comuni), delle rappresentanze sindacali e dei Consorzi, unico percorso attraverso il quale garantire l’occupazione e la salubrità delle scuole italiane.