La discussione che si è aperta sui locali pubblici che non gradiscono la presenza di clienti con bambini si arricchisce ogni giorno di “scoperte” al confronto delle quali il Sirani di Bagnolo Mella – il bar-pasticceria-ristorante al centro delle polemiche nostrane perché dalle 21 in poi diventa un locale “no kids” – sembra davvero poca cosa.
Non solo ristoranti, ma anche alberghi e addirittura alcune compagnie aeree – denuncia Adiconsum – si vantano d’essere “child free”, sbandierando la garanzia della “non presenza” dei bambini come un valore aggiunto del servizio della clientela.
Ammesso e non concesso che queste scelte siano conformi alle norme che regolano l’attività dei pubblici esercizi (che come tali svolgono una funzione pubblica e non a caso devono sottostare al testo Unico di pubblica sicurezza), resta il fatto che vietare l’accesso dei bambini ai pubblici esercizi è una chiara violazione dei diritti dei consumatori.
Il paradosso – conclude l’associazione dei consumatori della Cisl – è sotto gli occhi di tutti: nei bar, ristoranti e alberghi si è tornati a far entrare i cani e si lasciano fuori i bambini!