Lo sciopero generale che ieri mattina ha mandato deserti i luoghi di lavoro e che, nonostante la pioggia, ha visto sfilare per le vie della città oltre 2000 persone (mentre decine di lavoratori davano vita a Pisogne ad un presidio per sottolineare i problemi occupazionali della Valle Camonica) si è inserito nella mobilitazione nazionale di Cgil Cisl Uil che chiede a Governo e Parlamento più coraggio nei provvedimenti necessari a portare il Paese fuori dalla crisi. Dal semplice palco allestito in piazza Duomo dove si è concluso il corteo, una giovane lavoratrice, Licia Lombardo, ha letto il documento che i Segretari generali di Cgil Cisl Uil Brescia hanno consegnato in Prefettura.
A Brescia lo sciopero è stato però anche occasione per ricordare l’impressionante sequenza di morti in incidenti sul lavoro e rilanciare la necessità che sulla sicurezza non vengano mai meno attenzione e impegno. “La crisi – ha detto il Segretario provinciale della Cisl Enzo Torri – non può essere usata come alibi per abbassare la guardia su questioni che riguardano la salute e la vita delle persone. Diciamo con forza Basta morti sul lavoro”.
LA RASSEGNA STAMPA SULLO SCIOPERO
La pioggia non ferma la protesta (Bresciaoggi 16.11.2013)
La Valle reclama occupazione (Bresciaoggi 16.11.2013)
La crisi porta in piazza 2000 lavoratori (Giornale di Brescia 16.11.2013)
Oltre 2000 in corteo per il lavoro (Teletutto)
Lo sciopero generale di Cgil Cisl Uil (Brescia Punto TV)
Il presidio di Pisogne (Tele Boario)