La riforma delle pensioni varata nel giugno del 2012, la cosiddetta “legge Fornero”, continua a mostrare lacune e incongruenze. Ne hanno discusso questa mattina i responsabili della Funzione Pubblica di Cgil Cisl Uil con i parlamentari bresciani che hanno risposto al loro invito.
UNA LEGGE PIENA DI GUAI – L’applicazione della legge porta allo scoperto i guasti di un provvedimento imposto dalla necessità di rimettere in sesto i conti dello Stato ma assunto senza alcun confronto con il sindacato e dunque senza quel contributo di esperienze e di conoscenze necessarie ad intervenire in una materia cosi delicata.
PENALIZZAZIONI ASSURDE – E così dopo il problema degli esodati che con gran fatica si sta cercando di risolvere a posteriori, sta per scoppiare quello del mancato riconoscimento ai fini del calcolo pensionistico del congedo matrimoniale, dei permessi retribuiti nell’ambito della legge sull’handicap, dei permessi per la donazione sangue, dei permessi retribuiti per motivi familiari e lutto, dei permessi per il diritto allo studio, delle giornate di sciopero e dei congedi parentali. Nella confusione che regna attorno alla norma, sembra addirittura che ad esserne colpiti sarebbero unicamente i dipendenti pubblici.
INCREDIBILE! – Sono norme incredibili – ha detto questa mattina Franco Berardi, Segretario generale della Cisl Funzione Pubblica – perché colpiscono in maniera discriminante, perché penalizzano le espressioni di volontariato, la maternità, i periodi dedicati alla cura e alla solidarietà. Inique ed odiose sono i soli aggettivi con cui si possono qualificare queste norme.
L’IMPEGNO DEI PARLAMENTARI – Dai parlamentari che hanno risposto all’invito dalle categorie della Funzione pubblica – Miriam Cominelli, Alfredo Bazoli, Cinzia Fontana e Guido Galperti del Pd; Titti Di Salvo (Sel); Mario Sberna (Scelta civica) – i sindacalisti hanno avuto la promessa di portare il problema in tutte le sedi istituzionali interpellando il Governo perché dia risposte in tempi brevi e lavori alla modifica delle norme.
Leggi il comunicato sindacale diffuso al termine dell’incontro