L’ombra lunga dei guai della famiglia Ligresti sulla crisi della Wave di Bedizzole
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L’ombra lunga dei guai della famiglia Ligresti sulla crisi della Wave di Bedizzole

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Pubblicato il 5 Ottobre 2013

wave I lavoratori della Wave di Bedizzole (che ha avuto fino a 90 dipendenti impegnati nei servizi informatici e nel call center del gruppo Fonsai) terranno lunedì mattina un presidio davanti all’Assessorato alle Attività produttive della Provincia. La manifestazione avverrà in contemporanea alla riunione del tavolo istituzionale convocato dallo stesso assessorato sulla situazione della Wave.

Fiilcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs lamentano il silenzio dell’azienda e l’impossibilità di avviare un confronto sul futuro della realtà bresciana del gruppo (altre sedi operative Wave sono a Torino e Lecce con oltre 500 dipendenti).

L’azienda di Bedizzole è in difficoltà da circa un anno, da quando ha visto venire meno i contratti Fonsai, il suo principale committente, al centro di complesse vicende di natura finanziaria e giudiziarie della proprietà, la famiglia Ligresti.

Con il presidio di lunedì i lavoratori portano all’attenzione generale la loro crescente preoccupazione, perché il silenzio dell’azienda sembra confermare la volontà di portare la sede di Bedizzole alla chiusura.