Iveco, previsioni nere. Salgono gli esuberi (1287), ripresa forse l’anno prossimo
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Iveco, previsioni nere. Salgono gli esuberi (1287), ripresa forse l’anno prossimo

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Pubblicato il 22 Luglio 2013

iveco Si è svolto nel pomeriggio, nella sede di via Volturno, l’incontro tra la direzione dello stabilimento Iveco di Brescia, le organizzazioni sindacali (Fim Cisl, Uilm UIl, Fismic) e le Rsa. Previsioni nere, purtroppo. Gli esuberi salgono a 1287 unità.

L’ANALISI – La crisi del settore dei veicoli industriali corre di apri passo con la crisi economica e produttiva. Per vedere qualche segno di ripresa bisognerà aspettare il secondo semestre del 2015. Questo andamento modifica pesantemente la percentuale di ore non lavorate previste nei prossimi mesi con picchi negativi previsti ad inizio 2014. Da qui la correzone del dato sugli esuberi dichiarati all’Iveco di Brescia che passano da 887 a 1287 lavoratori.

COME VERRÀ AFFRONTATA LA SITUAZIONE -“L’azienda – si legge in un comunicato sindacale diffuso al termine dell’incontro – ha confermato la necessità di prorogare il Contratto di solidarietà per ulteriori 24 mesi impegnandosi a valutare la possibilità di portare attività nelle aree libere di stabilimento che insieme ad una possibile ripresa produttiva” potrebbero “mettere in sicurezza i 2374 attuali dipendenti Iveco”.

La direzione aziendale ha comunicato “ulteriori investimenti per il 2013 pari a 15 milioni di euro, di cui 11 sul processo produttivo”

Domani l’accordo per ulteriori 24 mesi di Contratto di solidarietà sarà al centro delle assemblee dei lavoratori.